La corrente sotterranea che scorre attraverso tutto questo epistolario è l'assoluto rigore morale che anima l'agire di entrambi gli interlocutori, la loro dedizione totale verso il proprio lavoro, una dedizione che di quel rigore è la proiezione quotidiana verso l'esterno, e che spiega l'implacabile virulenza verbale (specie in Dallapiccola) nei confronti dei piccoli personaggi da compromesso che animano la scena e le vicende del mondo musicale - e anche politico - a loro contemporaneo. Tale impegno rende queste pagine terribilmente vive ed attuali, nel senso che da esse può ancora trarre conforto ed incoraggiamento chi a quell'impegno, ed ai valori che esso rappresenta, ancora crede. E questo sul piano della civile convivenza, prima ancora che su quello dell'attività e della vita musicale.