Il tamburino di Garibaldi

È il 29 giugno giugno 1849 a Roma, nei giorni in cui, sul Gianicolo si sta per combattere la battaglia campale che decreterà la sconfitta della Repubblica Romana e la fuga di Garibaldi verso Venezia. Elia, scugnizzo ebreo romano, di dodici anni viene scoperto mentre, durante la festa di San Pietro, cerca di rubare il tamburo a Lorenzo, che scoprirà essere il tamburino del generale, nonché figlio di Ciceruacchio, il popolano romano che si è unito ai volontari garibaldini. Fra i due ragazzi nascerà una intensa amicizia che avrà come tramite il tamburo. Il tutto avviene durante la fuga dei volontari che, sfuggendo alle truppe austriache tenta di raggiungere il Veneto attraverso le valli di Comacchio. Quella che per gli adulti è una impresa disperata, viene vissuta dai due ragazzi come una grande avventura, con risvolti di divertimento e piccole furfanterie, che spesso rischiano di mettere in pericolo i grandi. La fratellanza fra di loro diventa più forte di un legame di sangue e li unirà anche nei momenti più drammatici.

98 pagine