Sin dalla fine degli anni Settanta, la nozione di postmodernità ha rappresentato, anche grazie alle sue ambivalenze, un efficace strumento per interpretare gran parte dei fenomeni sociali e culturali della seconda metà del Novecento. La riflessione su moderno e postmoderno, intrecciandosi ai motivi speculativi proprio delle diverse discipline, si dispiega in una variegata gamma di posizioni teoriche, che pone le due nozioni ora come antagoniste ora come complementari. Il saggio inquadra l'atteggiamento detto postmoderno in una cornice teorica che non ne dissimula le ambiguità, e ne considera la pertinenza rispetto all'ambito musicale. Tecniche compositive e posizioni estetiche sono discusse movendo da un consistente corpus di testi teorici e musicali, affrontati con sistematicità e ampiezza di respiro. L'indagine mostra come la relazione fra musica e postmodernità configuri, più che uno stile, un'attitudine, interpretabile - sotto il segno dell'ambivalenza - come ripiegamento o, al contrario, come nuova avventura.