Accademia Nazionale di Santa Cecilia . Bibliomediateca

GIovanni Paolo Di Stefano, 20 maggio 2010

 
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  • Il Risorgimento e la nascita dell'Italia contemporanea. Nona lezione del ciclo "Note d'Autore", a cura dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
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  • Giovanni Paolo Di Stefano, Il mandolino come strumento musicale nazionale.

    Nell'immaginario collettivo il mandolino napoletano è senza dubbio lo strumento più noto della tradizione musicale italiana. Diffusosi dalla metà del XVIII secolo, il mandolino raggiunse l'apice del successo proprio negli anni postunitari quando una miriade di associazioni e di circoli, sorti in tutto il paese, stimolarono l'attività di compositori, di editori musicali e determinarono l'affermazione di una fiorente industria liutaria nazionale specializzata proprio nella costruzione di questi strumenti. Di particolare rilevanza, nell'ambito del fenomeno del mandolinismo italiano, fu anche l'apporto della regina Margherita di Savoia - ella stessa mandolinista dilettante - che incoraggiò la diffusione di tale strumento nell'Italia unita e favorì il propagarsi di una vera e propria moda musicale nazionale.

    In questo panorama culturale, significativa fu l'attività dei liutai napoletani, romani catanesi e milanesi. Le note manifatture Vinaccia e Calace a Napoli, Embergher a Roma, Porto a Catania, Monzino a Milano - liutai peraltro rappresentati nella collezione di strumenti appartenuti a Margherita di Savoia, oggi esposta presso il Museo dell'Accademia di Santa Cecilia - furono tra le fabbriche più note nel paese (ma una lista dei costruttori italiani di mandolini dell'epoca dovrebbe includere diverse centinaia di nomi).

    La conferenza indaga le ragioni storiche, economiche e le implicazioni di carattere sociologico che determinarono lo straordinario successo del mandolino negli anni postunitari quando, conseguentemente al fenomeno dell'emigrazione di massa, questo strumento divenne un simbolo universalmente noto della cultura italiana nel mondo.


    Durante la conferenza viene proposto l'ascolto di musiche di Giuseppe Branzoli, Raffaele Calace, Carlo Munier eseguite dal vivo da Dorina Frati (mandolino), Valdimiro Buzi (mandolino e mandola), Andrea Pace (chitarra).

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