Felix Renggli, flauto
Romolo Balzani, flauto
Fabio Angelo Colajanni, flauto
Michele Marasco, flauto
Tonino Riolo, pianoforte
Sara Matteo, pianoforte
Musiche di Donizetti, Doppler, Morlacchi, Schubert, Schumann, Verdi
in collaborazione con l'Istituto Svizzero di Roma
La Sonata per flauto, in un solo movimento, è datata 1819, Donizetti aveva quindi ventidue anni. Dal momento che sono presenti numerosi errori nella scrittura delle parti (ottave parallele, etc.) nulla ci fa escludere che il lavoro sia frutto di un Donizetti più giovane e meno esperto, e data e dedica potrebbero essere state aggiunte in un momento successivo. Si tratta di uno dei pochissimi lavori cameristici con strumenti a fiato. In quest'opera, come negli stessi quartetti per archi, sono ancora presenti molti elementi degli studi dei compositori classici. Con la sua introduzione teatrale, i suoi frequenti dialoghi, e il suo carattere da opera buffa, la sonata ha assunto un ruolo di primo piano nella letteratura flautistica, a dispetto della sua forma semplice e del modesto materiale tematico. La versione eseguita nel concerto odierno è stata appena pubblicata dalle edizioni Riverberi Sonori, a cura di Rien de Reede.
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