E' il 1900 quando Gustav Mahler compone la sua Quarta Sinfonia, l'unica che si serva di un organico orchestrale pressoché "normale" e l'unica sua composizione che sembra rendere omaggio allo spirito della musica del Settecento. Il clima generale dei primi tre movimenti è infatti grazioso e disteso, fino al quarto e ultimo tempo in cui compare la voce del soprano solista che intona un "Lied" in cui sono descritte le glorie serene del paradiso: tutte le gioie cantate dalla poesia popolare "La vita celeste", tratta dalla raccolta "Des Knaben Wunderhorn", si traducono in un mondo di trasparenze sonore, dove tutto è sorriso perchè è gioco, canto, danza.
Apre il concerto "Les Illuminations" di Benjamin Britten, lavoro del 1939 per soprano e archi. Qui Britten mette in musica dieci testi di Arthur Rimbaud, esaltandone le potenti suggestioni evocative, preannunciando così l'atmosfera trasognata e onirica della "celestiale" sinfonia mahleriana.
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