"Guillaume Tell di Rossini" conferenza a cura di Jacopo Pellegrini
Opera francese di un compositore italiano o opera di un compositore fattosi francese?
Apoteosi della libertà o esaltazione panica della Natura? O tutt'e due le cose insieme?
O sguardo scettico sulle idee liberali, sull?estetica imperante nei tempi nuovi?
Atto di fede nel "bello ideale" o atto di nascita della couleur locale in musica?
Insomma, opera neoclassica o opera romantica?
Pensata per voci aduse alla scrittura "minuta" tipica di Rossini o proiettata su nuovi orizzonti di canto "spianato"?
E Arnold è tenore contraltino o tenore eroico? Gli acuti estremi li deve fare di testa o di petto?
Se un tratto distintivo dei capolavori è quello di prestarsi a un ventaglio pressoché infinito di letture, allora nessun dubbio che il Guillaume Tell di Rossini (1829) sia un CAPOLAVORO: da reggere il paragone coll'Odissea, colla Divina commedia e col Faust.
Mi guarderò bene, ci guarderemo dal provare a districare un nodo tanto rintrecciato. Ci limiteremo a descrivere il Tell, seguendo passo passo la sua storia esterna e la sua vicenda interna.
Chissà che senza volere, cammin facendo, non c'imbattiamo in qualche risposta. Ovviamente, non definitiva.
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