Il programma accosta due monumenti della letteratura per violino e pianoforte, composizioni nelle quali il concetto di "dialogo strumentale", il continuo scambio dei ruoli tra i due strumenti, raggiunge un culmine assoluto. Il rosé partecipa, fin dal processo produttivo, di una uguale ambivalenza: leggerezza e struttura, delicatezza e vinosa sostanza. Il modo migliore per chiudere questa terza edizione dei Salotti, con un brindisi che nelle nostre intenzioni guarda in avanti, e prova a "tingere delicatamente di rosa" il futuro...
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